21 giugno 2008

Jade Imbiss e... in partenza!!!





eccoci in partenza per l´Italia. Una settimana in giro e poi ci sará la discussione della tesi. Speriamo bene!!!

Oggi ho comprato al supermercato dello zucchero colorato nei colori della bandiera tedesca e italiana. Sarebbe stato carino preparare qualcosa in onore di queste due squadre, ma alla fine sono utili tutto l´anno per decorare dolci & Co.
Durante le ferie mediteró sull´insalata di pasta da preparare per il concorso di giallozafferano.
Ho una voglia matta di cucinare e di sperimentare, oggi ho anche comprato sulla "pasta" asiatica.
Ma alla fine siamo andati all´imbiss vegetariano: tra preparativi e lavoro non abbiamo neanche un momento libero (n.b. sono le 00.48 e sono ancora in ufficio, domani a mezzogiorno ho l´aereo e casa da pulire e valigie da preparare... anche questa é vila!!!)

Dai dai, non fatemi parlare troppo del mio ridurmi a fare le cose all´ultimo momento, ma torniamo a parlare dell´imbiss.
E´un altro dei posti da non perdere se passate da Düsseldorf. Si chiama Jade Imbiss. Il proprietario fa il ristoratore da 15 anni, e da due é vegetariano per rispetto degli animali. Da quest anno ha trasformato la sua impresa in vegetariana perché stanco di cucinare carne. Il risultato é una cucina asiatica semplice e gustosa, con carne "finta" di tofu, seitan, yam o altro ma nel rispetto al 100% della cucina cinese e degli animali. Fanno arrivare gamberetti, anatra, pollo e altro direttamente da Taiwan, e 100% vegetale. Per essere "vegan-friendly" non usa uova su richiesta in alcuni piatti, ma il latte é sempre di cocco.
L´atmosfera é sempre allegra, io esco sempre felice. Le porzioni sono veramente enormi e sempre si fa fatica a finire. Con 4-6 euro minimo si mangia piú che bene (bevande escluse).

Se siete vegetariani e vi manca la cucina cinese, ora sapete dove andare!! hehehe!!!!

A presto cari amici,

saluti affettuosi

Vila

20 giugno 2008

Gnocchi al pomdoro





Oggi con mio marito siamo andati a pranzare al ristorante italiano, sardo per l´esattezza. Anche se piccolo, é il migliore di tutta Düsseldorf. Se venite da queste parti, non perdetevelo: si chiama Su Nuraghe e lo trovate qui. Vera cucina casalinga italiana... per i nostalgici, questo é il posto migliore!!!

Non é vegetariano, ma sono sempre disponibili a preparare quello che si chiede, soprattutto se non si va in orario di punta (spesso ci sono le file fuori dal locale!!).
Mio marito ha preso delle fettuccine agli asparagi con salsa allo zafferano e io il mio primo preferito: gnocchi al pomodoro! Sembravano proprio quelli di mia mamma, solo la forma era un po´diversa...
... quindi... ecco la ricetta della mamma. La copio spudoratamente dal suo (neonato) blog. Come noterete é appassionata della rivista "La cucina italiana", a casa avrá centinaia di riviste... sará cosí che é nata la mia passione per la cucina? Mah?!


Ingredienti dose per 6 persone

patate farinose
............Kg 1

farina bianca...............gr 150
semolino
.........................gr 100

burro
................................gr 100

salsa di pomodoro casalinga
- sale


Tempo occorente: circa un'ora


Lavate le patate, ponetele in una casseruola, copritele di acqua fredda, salate, incorpechiate e mettete il recipiente sul fuoco, cuocendole, dall'inizio dell'ebolizione, per 30 minuti; a cottura avvenuta scolatele, pelatele subito e passatele ancora bollenti, allo schiacciapatate, facendo cadere il risultato sulla spianatoia infarinata. Incorporatevi poco a poco gr 100 di farina bianca e il semolino, ottenendo l'impasto di giusta consistenza: lavoratelo bene per averlo liscio e uniforme sino a quando non si staccherà più alle mani. Ricavate allora dalla pasta tanti bastoncini grossi come un dito mignolo e tagliateli a pezzettini lunghi circa un centimetro, badando che la spianatoia sia sempre infarinata affinchè non si appiccichino fra loro.


Comprimete leggermente ogni pezzetto di pasta con il pollice posandolo al caso su un cucchiaio di legno e facendolo cadere sulla spianatoia, sempre infarinata; dovranno risultare degli gnocchetti grossi la metà dei normali e piuttosto morbidi.



Lessateli in abbondante acqua salata, cuocendoli per pochi minuti a fiamma vivace; mano mano che vengono a galla scolateli servendovi di un mestolo forato e metteteli in un piatto di portata profondo e ben caldo, o meglio ancora in una terrina sempre calda. Intanto fate sciogliere il burro e quando sarà spumeggiante versatelo sugli gnocchi mescolando bene; conditeli poi con abbondante salsa di pomodoro bollente, mescolate di nuovo bene e con delicatezza indi serviteli.


Fonte: "la cucina italiana" febbraio 1974



Buon appetito!!


16 giugno 2008

panelle




Ricordi d´infanzia... quando con mio nonno ci divertivamo a cucinare per le feste (e non solo). Questa era una di quelle ricette speciali, di quelle che si preparano solo nei giorni di festa quando tutta la famiglia era riunita. La cucina era delicatamente profumata di semi di finocchio mentre il nonno mescolava il pentolone "magico".
A un certo punto la calma si trasformava in velocitá: sul tavolo inumidito dovevamo essere super-veloci a stendere l´impasto prima che si rassodasse troppo. Dovevamo essere velocissimi con i nostri mestoli di legno...

Ma oggi apro il computer, mi collego a questo bellissimo sito, e... ma come??? il procedimento é un altro?!?!?!?!?!
e sí... ecco come facevano tutti gli altri ad avere delle belle pannelle lisce come quelle delle friggitorie... le nostre erano molto artigianali, un lato era sí liscio, ma l´altro aveva i segni del mestolo.


La nostra ricetta era un rapporto 1:3 di farina di ceci e acqua (per es. 500g farina di ceci e 1,5 l di acqua), poi aggiungevamo i semi di finocchio e sale. Facevamo cucinare a fuoco lento mescolando spesso. Era pronto quando versandone un poco su un piattino inumidito, l´impasto si raddensava velocemente. A fine cottura spesso aggiungevamo anche del prezzemolo fresco tritato.
Poi lo stendavamo come spiegato prima. Mai piú alto di 3-5mm, se non in qualche punto... Quando freddo, veniva tagliato (per Natale le taglio con la formina per biscotti a forma di stella e per S. Valentino a forma di cuore) e poi fritto in abbondante olio caldo. Mio nonno usava quello di oliva, io quello di girasole.

Le panelle vengono servite con del limone fresco da spremenre al momento sopra la panella e secondo la tradizione vengono usate per farcire dei panini morbidi al sesamo.

A volte quando avanzano mi preparavo il panino per il giorno dopo aggiungendo delle fettine di pomodoro, alcune foglie di insalata e talvolta un filo di senape sopra il pane.
Ma calde sono piú buone e croccanti!!!

Ma vediamo ora la ricetta di Lalla

x 5/6 persone

250 di farina di ceci
750 ml di acqua
1 cucchiaino di sale
1/2 cucchiaino di pepe
prezzemolo tritato
olio per friggere
succo di limone


ricetta bimby:
Nel boccale acqua, farina di ceci, sale e pepe: 10 min 80° vel 3 e 10 min 90° vel 4 aumentando gradualmente la velocità fino a vel 6 man mano che il composto si addensa. unire, 30 sec prima del termine di cottura, il prezzemolo.


ricetta tradizionale:
Portare a bollore l' acqua salarla e verasare a pioggia la farina di ceci mescolare fino a che il composto nn si staccherà dalle pareti del recipiente condite con prezzemolo e pepe.


Versate l' impostao ottenuto in un contenitore cilindrico alto.....la tradizione vuole una latta di olio aperta solo da un lato (io uso un cilindro di plexglas o un contenitore porta spaghetti) lasciate raffreddare per almeno 6h. trascorso il tempo capovolgete il contenitore e noterete che l impasto verrà fuori solo.
Tagliare a fette di circa 1 cm e friggere da entrabi i lati in abbondante olio caldo fino a che non si formerà una crosticina d orata, con l' aiuto di una schiumarola toglierle dall olio e lasciarle asciugare su un foglio di carta assorbente per qualche minuto....


Le Panelle Palermitane si possono mangiare dentro il pane con una semplice spruzzata di limone o come snack croccanti al posto di patatine e salatini durante un aperitivo.


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Le panelle vengono in genere preparate nelle friggitorie palermitane. E´un classico cibo "da strada". Spesso vengono accompagnate da delle crocchette di patate e prezzemolo (o menta) che in dialetto vengono chiamate "cazzilli". Queste crocchette sono molto semplici: solo patate, sale, pepe e prezzemolo. Non vengono in genere usate uova.

12 giugno 2008

Tofu strapazzato


Prendete del tofu e tagliatelo a cubetti, oppure sbriciolatelo a pezzetti abbastanya grandi.

Scaldare dell´olio di girasole in una padella, quando caldo aggiungere della curcuma e del pepe bianco in polvere. Aggiungere il tofu. Rosolare per circa 1 minuto. Aggiungere del sale nero e mescolare bene. Rosolare per 2-3 minuti. Aggiungere della panna di soya per legare e rendere il tutto piú cremoso e continuare a cuocere per alcuni minuti.

Servire con delle fette di pane tostato caldo e pomodori freschi a fettine.


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Conosciuto come Kala Namak o Sanchal in Hindi, il sale nero proviene dalle rocce vulcaniche.

In realtà il Sale Nero ha un colore tra il viola e il grisaceo, con un sapore che tende nettamente verso lo zolfo, ma che si attenua in cottura. Viene estratto nelle miniere dell' India nord occidentale e del Pakistan ed è utilizzato per condire diverse preparazioni, come alcune speziate insalate, alcuni chutney, Raitas, le insalate a base di yogurt, o per insaporire una bevanda profumata al cumino, Jal Jeera. E' anche considerato, mangiato insieme ad una fettina di ginger fresco, come un ottimo aperitivo.

Secondo lo medicina classica indiana, Ayurveda, il sale nero è ricco di proprietà terapeutiche, ricco in ferro, coadiuvante nella cura delle patologie digestive e impiegato come lassativo. Il suo utilizzo è preferibile a quello del sale comune poichè non aumenta la percentuale di sodio nel sangue, e ha benefici effetti anche sulla vista.

Ma è anche ricco in fluoro e, in India, circa 66 milioni di persone soffrono di avvelenamento causato da questo minerale. Dunque non devono assolutamente utilizzare questo prodotto, alimenti o preparati ayurvedici che lo contengano.


da Super eva

06 giugno 2008

Baguette con tofu affumicato


Questo è uno dei miei panini più famosi. L'ispirazione è venuta dai panini che mi faceva mia mamma da piccola: pane scaldato con la giardinera croccante croccante come ripieno.

Ma al ristorante l'ho dovuto ri-elaborare ed ecco la mia versione. Oggi per andare a Torino ce lo siamo preparato... che buono!!!

Tagliate a pezzettini piccoli del tofu affumicato. Potete anche tritarlo con la mezzaluna: dipende da quanto lo volete grosso.
A parte tritare grossolanamente dei cetriolini sott'aceto e una falda di peperone, anch'esso sott'aceto (o olio?). Oppure potete tritare grossolanamente la giardiniera.
Prendere della vegan-mayo, aggiungere un pizzico di noce moscata e dell'erba cipollina (o prezzemolo o coriandolo fresco).

Mescolare la mayo con il tofu e le verdurine tritate. La salsa è pronta.

Spalmare su una baguette, o una ciabatta, la salsa. Grigliare o scaldare in forno finchè il pane è croccante.
Ottimo anche freddo.

04 giugno 2008

Panini!!! Salsa al rafano e fettine di seitan


In questi giorni sono spesso in viaggio. Cosa c'è di più pratico di un panino?

Panino con Salsa al rafano con affettato di seitan

alla mayo base aggiungere il rafano e poca senape. Mescolare bene. Se necessario, regolare di sale.
Spalmarla su entrambi i lati del panino.
Aggiungere il seitan a fette e completare con foglie di insalata, ravanelli rossi a fettine e pomodoro fresco.


Potete usare sia l'affettato di seitan, che quello alla piastra o al naturale e tagliarlo a fettine sottili.
 

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