22 novembre 2006

melanzane al cocco in salsa di tamarindo e zenzero



Ho preparato questa ricetta per 25 persone. Non so esattamente le dosi per poche persone, quindi metto procedimento e ingredienti, senza specificare esattamente le quantità.

Prendete delle melanzane lunghe e tagliatele prima a metà, poi in quarti e poi a cubetti. Mettetele in un colino con sale e curcuma per circa 30 minuti, in modo da far fare l'acqua.

Lavatele e asciugatele con uno strofinaccio pulito.

Scaldate l'olio o del ghi in una padella o wok. Io solitamente uso olio di girasole quando devo usare spezie indiane, oppure il ghi. Il burro ve lo sconsiglio, altrimente quando soffriggete le spezie il "grasso" si brucia troppo lasciando uno strano retrogusto.

Aggiungete dei semi di mostarda e fate soffriggere finchè sono grigi e iniziano a scoppiettare. Poi versate dei semi di coriandolo interi e dei chiodi di garofano. Infine le spezie in polvere: cannella e asafetida.

Aggiungete le melanzane. Fate rosolare per alcuni minuti. Dopodichè aggiungere acqua se necessario.

Quando le melanzane sono al dente, aggiungete della noce di cocco secca a scaglie o chips, e pepe di cayenna. Lasciate aromatizzate per alcuni minuti.

A questo punto regolate di sale e sciogliete la purea di tamarindo nel "sughetto" o "acquetta" che dir si voglia, delle melanzane (se le melanzane sono troppo asciutte, scioglietela in acqua in una tazzina). Aggiungete anche lo zenzero tagliato a mini cubetti (prima a fette di 2-3 mm, poi a striscioline e infine a cubetti). Mescolate, mettete il coperchio e spegnete il fuoco.

Cocco (Cocos nucifera ): è l'unica specie riconosciuta del genere Cocos L. 1753, della famiglia delle Arecaceae, sottofamiglia Cocoideae, originaria dell'arcipelago indonesiano, e diffusasi nell'antichità in tutta l'area del Pacifico, con numerose varietà (alcune a portamento nano) che si differenziano per il colore, la grandezza e la forma del frutto. Gli europei (portoghesi e spagnoli) scoprirono il cocco esplorando le coste occidentali dell'America centro-meridionale, e dal 1525 cominciarono a coltivarlo diffondendolo anche sulle coste orientali.

I frutti si formano dopo 2 settimane dalla fioritura, e crescono rapidamente per circa 6 mesi.
Il suo habitat è la fascia delle regioni tropicali.

Veniva detto che... L'acqua di cocco, ricavata dai frutti maturi ha proprietà dissetanti, rinfrescanti e leggermente lassativa

post aggiornati


Cari amici,
oggi ci sono stati altri aggiornamenti.
E' stata aggiunta la ricetta dei masala dosa.
I link dal menu alle ricette inserite sono attivi.
Alla fine di ogni ricetta è stata aperta una rubrica con notizie, curiosità, proprietà riguardo a uno degli ingredienti presenti.

Cosa ve ne pare? Consigli, critiche, commenti???

A domani, buona notte,

Vila

21 novembre 2006

Masala dosa (di vila)


http://outofthegarden.wordpress.com/files/2006/08/eggplantdosas.JPG

Ecco la mia ricetta dei masala dosa. Questi sono delle "crepe" di riso e dal. La ricetta tradizionale vorrebbe che venissero messi a bagno per una notte riso basmati e dal spezzato separatamente. Il giorno dopo bisognerebbe scolarli, fare due pastelle separate e poi unirle. A dire la verità, con questo metodo il risultato da me ottenuto non è mai stato entusiasmante.
Mi risultavano delle pastelle grezze e mai abbastanza glutinose da cuocersi come crepe.
Dopo vari fallimenti, mi sono decisa a creare una ricetta il più possibile simile ai masala dosa mangiati in India.

Ecco la mia ricetta:

Nel frullatore metto 200 g di farina di riso, 220 g di farina di ceci, un pizzico di asafetida, c.a. 3/4 c di curcuma. La curcuma in genere la uso per attenuare l'odore forte dei ceci, o dei legumi in generale. Poi aggiungo del chana masala, una miscela di spezie per ceci che si trova tra i masala indiani, un pizzico di amchoor, ovvero polvere di mango verde secco, alcune gocce di limone, sale e acqua q.b. per avere la consistenza da crepe.
Il limone e la polvere di mango dal sapore acido, servono a dare quel retrogusto di pastella "fermentata". Entrambi hanno un gusto acido, ma il mango ha quel tocco di "India" e il limone dà un po' di freschezza al sapore acido.

A questo punto scaldo la padellina per le crepe con un goccio d'olio. La pastella viene cotta esattamente come le crepe. Se la padella è abbastanza calda, a volte si riescono a cuocere senza grassi.

Le potete servire semplici, oppure con un ripieno.
Il ripieno classico e con patate bollite e poi condite con limone, zenzero e peperoncino. A volte aggiungono anche del pomodoro crudo tagliato a pezzettini.
Oppure potete soffriggere le patate bollite e poi tagliate a pezzetti con ghee e spezie, meglio se con un pizzico di sale nero.

Per la cena ho usato della zucca cotta a fette al forno con olio di oliva, sale pepe e rosmarino.

Quindi... lasciatevi guidare dalla vostra fantasia !!!

Si serve con... classicamente vengono accompagnati con varie ciotoline con contenuti diversi. In una in genere c'è dello yogurt al naturale o speziato, oppure con una raita di verdure (insalata di verdura grattuggiata o a pezzettini piccoli con yogurt). In un altra c'è dell' acar o pickle, una salsina di frutta o verdure conservata sott'olio e spezie.
Se servita a colazione viene accompagnata anche a una zuppetta semi liquida altamente piccante.
Eventualmente, come piatto unico si può servire anche con verdure crude.


Amchoor dall' Hindi Am=mango e choor= polvere è la polvere di mango verde essicato.
E' una spezia dell'India orientale ottenuta dal mango verde essicato al sole e poi polverizzato. Dà un gusto acido e fruttato. Viene usato per vegetali, curry, chutney e pickles (salsine piccanti conservate). Nelle marinate serve anche come "ammorbidente".

20 novembre 2006

Salsa fusion alle mele cotogne


Questa è la storia due mele cotogne mezze acerbe che dopo una settimana di alloggio nella mia cucina non ne volevano saperne di maturare. Per il loro viaggio erano accompagnate da una pera anch'essa abbastanza acerba e una banana verdastra...

Cosa fare con questa frutta? O aspettare che diventa matura o... una bella salsina!!!

Ecco come fare.

Prendete le due mele cotogne, lavatele, sbucciatele e tagliatele a tocchetti.
In una pentola fate sciogliere del burro. Aggiungete quindi 1 cucchiaino e mezzo di semi di coriandolo e un pezzettino di bastoncino di cannella. Fate soffriggere per circa un minuto. Aggiungete le mele cotogne e fate rosolare per almeno 5 minuti.
Nel frattempo sbucciate mezza pera e tagliatela a pezzettini. Aggiungetela alle mele e continuate a far cuocere.
Quando la frutta è quasi cotta (ancora soda e non sfatta) aggiungete la banana a pezzettini. Mescolate e lasciate cuocere per 1-2 minuti.
A questo punto aggiungete un cucchiaino di rafano (cren) abbastanza colmo. Mescolate e lasciate cucinare per alcuni minuti, fino a quando la banana inizia a sfaldarsi.
Togliete dal fuoco e fate raffreddare.

Cren: il rafano che ho usato io è quello fresco del giardino, grattuggiato e conservato in vasetti da mia mamma. Potete ovviamente usare anche quello in vasetti, anche se fresco porta tutt altro sapore!!

Frutto di cotogno (Cydonia oblonga Mill.): originario dell’Asia Minore e della zona caucasica, diffuso principalmente nell’areale occidentale del Mediterraneo ed in Cina; in Italia si è verificata una evidente contrazione della produzione a partire dagli anni '60 fino ad oggi, momento in cui se ne trovano pochissimi.
E' un frutto della famiglia delle mele e delle pere. La polpa è facilmente ossidabile , poco dolce ed astringente.
Già dal medioevo non venivano più mangiate crude, ma usate per preparare marmellate o composti con frutta cruda.

Veniva detto che... la partoriente che mangiava mele cotogne, avrebbe dato figli di segnato ingegno.
Penso che la ricetta italiana più famosa a base di mele cotogne è la Mostarda.

link


Stasera finalmente ho avuto tempo per sistemare il sito. Come potete vedere i link nella parte superiore della pagina iniziano a funzionare.
Io sono una frana con template e html. Sto andando per prove e cercando qualche guida su internet.
Però mica si può andare a dormire senza ricetta, vero?
Allora fatemi pensare cosa postare e ci vediamo tra poco...

Vila

17 novembre 2006

Halava di zucca


Questa ricetta è molto delicata.
Il sapore della zucca si fonde con quello del cardamomo e alla fine un tocco di rose gli regala leggerezza e "sogno"...

Io ho usato la zucca hokkaido, ma alla fine ho notato che è troppo acquosa per questa ricetta. Avrei dovuto diminuire le quantità di acqua e/o latte. Alla fine la costistenza è risultata cremosa, ma il risultato è stato ugualmente ottimo!!!

Ecco le dosi:

900 g di zucca
1l di latte
100 g di acqua
16 C di zucchero
2 C e mezzo di uvetta
100g anacardi
120 g circa di burro
2C di acqua di rose
il semi di 10 baccelli di cardamomo verde pestati (ovviamente senza bucce!!!)

Grattuggiare la zucca.
Mettere a bollire latte, acqua, cardamomo e uvetta e quando inizia a bollire aggiungere la zucca.
Mi raccomando di mescolare ogni tanto, se no la zucca o il latte si bruciano sul fondo!
a un certo punto noterete che il "miscuglio" inizierà a staccarsi dalle pareti della pentola. Aggiungete quindi gli anacardi, lo zucchero e il burro. Qui a me mi è successo che si è liquefatto. Se succede così anche a voi, fate cucinare ulteriormente finche non diventa denso di nuovo.
Quando togliete la pentola dal fuoco aggiungete l'acqua di rose. Mescolate e mettetela a raffreddare in una teglia per poi tagliarla a cubetti e servire.

Mi chiederete: Perchè metti sul blog una ricetta non riuscita al 100%? La riposta è semplice: anche se la consistenza può variare da zucca a zucca, il sapore è comunque ottimo, e tra più di 20 persone che l'hanno provata non ho trovato nessuno indifferente o che non gli sia piaciuta!!!


Acqua di rose: è un naturale e rinfrescante tonico e struccante per viso e decoltè. Può essere usata come detergente per pelli secche o con acne.

0.59


ciao ragazzi,
sono le 0.59. Ho appena finito di pulire la cucina e di sistemare in giro.
Parte del pranzo di domani di mio marito é in forno: Pizzette di melanzane.
Piatto veloce e sbrigativo, soprattutto per quest ora tarda...

Domani altro giorno di "cena". Menu mediorientale... le mille e una... RICETTA!!!
volevo prepararmi qualcosa, qualche base, ma niente... farö domani mattina... tanto alle 6 suona la sveglia!!

Ora vado a rispondere a qualche email, ma presto vi riempirö il blog con tutte le ricette arretrate... Non appena riesco a fare gli archivi a lato e imparare come si mette un link...

oggi ho trovato un sito che lo spiega. Cosí finalmente posso aggiungrere amici e ricette... nonvedo l´ora!!!!

CIIIIIIIIIAAAAAAAAAAAAOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!111111111

13 novembre 2006

Chutney di datteri e uvette



Per la serie vogliamo un po' di esotico, ecco una salsa strepitosa con datteri e uvette. Io adoro queste salsine dolci-piccanti a base di frutta con i puri, il pane indiano fritto, o qualunque impasto di qualunque tipo di pane steso e fritto (sì, senza pietà!!!).

Questa volta le dosi esatte le ho e quindi... cosa aspetto?? ecco il vostro CHUTNEY !!!!



Datteri maturi su palma
http://concise.britannica.com/ebc/art-75655


Khajur Kishmish Chatni
Ingredienti:

120 g di datteri
50 g di uvetta
il succo di un' arancia
il succo di un limone
peperonini rossi piccanti (secondo il gusto e la qualità)
zenzero fresco (circa 1,5 cm)
cumino in polvere (circa un cucchiaino)
semi di finocchio (circa mezzo cucchiaino)
un pizzico di noce moscata
un pizzico di sale

Mettete tutti gli ingredienti nel frullatore. Se gli agrumi non sono molto succosi, aggiungete un po' di acqua, o altro succo fino a raggiungere una consistenza cremosa.


Datteri (Phoenix dactylifera L.): sono i frutti della palma da dattero, una pianta originaria dell''Africa settentrionale (Tunisia, Algeria, Marocco) e viene coltivata in Arabia fino al Golfo Persico. Viene coltivata anche in altre parti del mondo, Italia inclusa.
I datteri sono frutti zuccherini molto nutrienti, ma se seccati, il contenuto di vitamine diminuisce.

La palma da dattero era considerata dagli Egizi simbolo di fertilità, raffigurata dai Cartaginesi nelle monete e nei monumenti e utilizzata da Greci e Latini come ornamento per celebrazioni trionfali. Nella tradizione cristiana, le foglie rappresentano un simbolo di pace e ricordano l'entrata di Gesu' in Gerusalemme.

Zuppa di dal giallo


Mi sono permessa di prendere questa simpaticissima streghetta dal sito www.saperedaisapori.com, per sfatare un mito.
Spesso quando si pensa di fare una zuppa di legumi, tutti ci preoccupiamo a pensare in anticipo: mettere a bagno e lunghe cotture.

Con queste lenticchie invece si può preparare una zuppa di legumi in circa mezz'ora!!!
Si tratta delle lenticchie (dal) indiane decorticate e spezzate, di colore giallo. Al negozio biologico tedesco le chiamano "Lenticchie orientali gialle", mentre nei negozi indiani le trovo solitamente sotto il nome di Moong dal spezzato, o chana dal.

In questa ricetta non metto quantità, sta a voi decidere le dosi secondo gusti e necessità.
La bilancia a casa mia è da tempo latitante!!!

Zuppa di dal giallo

Prima di tutto iniziate a scaldare una padella antiaderente. Quando diventa calda, versate il dal NON lavato. Fate tostare fino a quando si sente un profumo di arachidi tostate, ma attenzione a non bruciarle, ci vuole un attimo!!!!

Ancora calde e bollenti, versatele velocemente in un colino e sciacquatele con acqua FREDDA.

Nel frattempo mettete a bollire una pentola con sale, pomodoro a pezzetti (fresco o in scatola), delle foglie di alloro e un pezzettino di burro. Quando bolle, aggiungete il dal.

Fate bollire fino a quando si è cotto.

A cottura ultimata (o pochi minuti prima se volete il dal al dente) scaldate in un pentolino il ghi, o l'olio. Aggiungete i semi di cumino e fate soffriggere. Dopo alcuni secondi /un minuto, aggiungete del peperoncino, asafetida, e un pizzico di cocco grattuggiato secco.Versate il soffritto nel dal, mescolate (facendo attenzione agli SCHIZZI!!!) e fate sobbollire lentamente per qualche minuto. Spegnere il fuoco e far riposare in modo che gli ingredienti possano amalgamarsi.

Servire caldo, o perchè no, freddo, accompagnato da qualche fetta di pomodoro e una foglia di coriandolo o prezzemolo.

Per un pasto semplice, è delizioso accompagnato con del riso basmati bianco, o con delle chapati spalmate di burro o ghi.

Purtroppo, cari amici, non ci perderemo come la mia amica streghetta a mescolare ore e ore fino a quando i legumi si saranno cucinati!!! :P


Alloro (Laurus nobilis): Introdotto in Europa dall'Asia Minore, ebbe larga diffusione in Grecia per espandersi poi in tutta Europa. Le foglie si raccolgono tutto l'anno, ma il periodo migliore è quello della fioritura.

Tra le sue proprietà possiamo osservare le seguenti: svolge un'efficace azione antisettica e blandamente insetticida. È consigliato contro l'affaticamento, è tonico, stimolante e nello stesso tempo utile per combattere l'insonnia, digestivo, combatte i gas intestinali, i dolori mestruali, è diuretico, espettorante, sudorifero, antispastico, utile contro le bronchiti croniche. L'olio essenziale è utile contro le contusioni, slogature, dolori artritici e reumatici, per combattere l'alopecia, nella psoriasi e in tutte le malattie della pelle dovute a funghi, gli ascessi.

ATTENZIONE: non bisogna confondere le sue foglie e le bacche con il lauroceraso o l'oleandro che sono tossiche

10 novembre 2006

Sulle rive del Gange



menu:
....................
Zuppa di dal giallo
Idli di riso

Verdure in salsa di yogurt
Chutney di datteri e uvette
Puri
Dolce: Sevian Khir




Il menu di questa sera è stato chiamato: An den Ufern von Mutter Ganga ovvero, Sulle rive di madre Ganga.
Menu tipicamente indiano. Alla fine della serata è stato proiettato un documentario che percorre il tragitto del fiume Gange dalla foce fino alla sorgente, presentando i luoghi di maggiore interesse, e come la gente adora questo fiume. Se cliccate sul link potete vedere il trailer su youtube.com.

Post scomparso...


Ciao a tutti,
settimana scorsa prima di partire per l´Italia, vi avevo scritto le ricette del menu del sud est asiatico, in particolare dell´halava di zucca.

Purtroppo oggi non li ho trovati.
al piú presto ve le inseriró di nuovo.

Vila

03 novembre 2006

Cucina Sud-Est asiatica


Oggi é venerdí, e come di consueto mi sto accingendo a preparare la cena. Anzi ho giá inziato.
La nostra "cucina ayurvedica in giro per il mondo" questa sera ci portará nel sud-est asiatico.

Prima tappa: Bangladesh.
Assaporeremo dei Masala-dosa reinventati da Vila, accompagnati da chutney di coriandolo e salsa fusion alle mele cotogne.

Poi ci sposteremo in Corea con una zuppa di Cavolo cinese e tahini.

Il piatto principale ci guiderá in Cina, con il riso fritto all´ananas, in Pakistan con melanzane al cocco in salsa di tamarindo e zenzero, passando per il Tibet assaporando uno dei suoi pani.

Il dolce lo andremo a mangiare in India, un´halava di zucca con cardamomo, anacardi, uvetta e acqua di rose.

Come bevanda io suggerivo un lassi con acqua di rose, ma mio marito me lo sta bocciando, perchè ho già usato l'acqua di rose nel dolce e perchè nelle fresche serate tedesche, ci vuole un the caldo, non una bibita di yogurth. Vedremo sta sera cosa farò.

Per ora ho iniziato a fare l'halava. Tra poco inizierò con chutney e salse varie. Poi gli impasti per i dosa e il pane e poi andrò nella cucina a ultimare il tutto. Per ora sono a casa.

A dopo,
Vila

Rasgulla



Palline di Panir
in sciroppo di rose


Ingredienti:

•300 gr. di
panir
•1 l. di acqua
•500 gr. di zucchero
•1 C. di acqua di rose




Il PANIR é un formaggio indiano fatto in casa.


Se usate latte fresco da mungitura per fare il panir, scrematelo delicatamente perché se il panir è troppo grasso le palline di formaggio potrebbero rompersi durante la cottura.

Appendete il panir fresco o pressatelo con un peso, senza però farlo diventare completamente asciutto.

Trasferite il panir su un piano di lavoro e sbriciolatelo, poi lavoratelo energicamente con il palmo della mano finché diventa liscio e oleoso al tatto.

Fatene delle palline grosse quanto una noce, perfettamente rotonde e lisce, senza spaccature.

Preparate uno sciroppo facendo bollire acqua e zucchero per 5 minuti in una pentola media, versate poi metà dello sciroppo in una terrina, insaporitelo con l'acqua di rose e mettetelo a raffreddare.

Rimettete sul fuoco la pentola con l'altra metà dello sciroppo e immergetevi delicatamente le palline, lasciando spazio sufficiente perché durante la cottura esse raddoppiano quasi di volume.

Regolate la fiamma per mantenere l'acqua a lenta ebollizione, coprite la pentola e cuocete per 10 minuti.

Togliete il coperchio e continuate a cuocere per circa altri 20 minuti finché le palline di panir sono gonfie e spugnose.

Mentre i rasgulla cuociono spruzzatevi un paio di volte dell'acqua fredda; in questo modo diventeranno piu spugnosi e bianchi.

Trasferite attentamente ogni rasgulla nello sciroppo freddo con l'aiuto di un cucchiaio e raffreddate.

Servite a ogni ospite due o tre rasgulla con un po' di sciroppo.



Il latte è uno dei principali ingredienti della cucina ayurvedica. E' molto presente nella Letteratura Vedica soprattutto in quanto legato a Sri Krishna, il mandriano. Egli porta al pascolo le mucche e tra i suoi pasti i prodotti a base di latte sono numerosissimi.
Anche Ganesha è ghiotto di latte. Il "miracolo del latte" è stato un avvenimento di pochi anni fa che ha attratto l'attenzione di tanti fedeli e curiosi da tutto il mondo.
Inoltre, c'è da ricordare Surabhi, la mucca dei pianeti celesti

Il latte è uno degli alimenti più preziosi, infatti concorre a regolare un sano sviluppo muscolare, favorisce il processo per la coagulazione del sangue, contribuisce allo sviluppo delle ossa e dei denti e fornisce l'energia necessaria alle attività fisiche. Si caratterizza per gli apporti in proteine di elevata qualita' biologica: lattalbumina, caseina e in calcio.
Il latte non e' una fonte importante di vitamine, anche se contiene discrete quantita' di vitamine B2, B12 e A. Il calcio e' un nutriente essenziale che deve essere assunto giornalmente con gli alimenti. I suoi compiti nell'organismo sono quelli della formazione e del mantenimento delle ossa, dei denti e di regolare e consentire la conduzione degli impulsi nervosi, la contrazione dei muscoli, la coagulazione del sangue, la permeabilita' delle cellule.
Il latte assicura la massima parte dell'apporto alimentare del calcio.
Il latte e i suoi derivati contengono notevoli quantita' di calcio e il calcio contenuto nel latte e' particolarmente facile da assorbire e da utilizzare, contrariamente a quello presente in certi prodotti vegetali, in particolare nei cereali.
Alcune sostanze, di cui sono ricchi i prodotti vegetali (come l'acido fitico e l'acido ossalico), infatti tendono a legare il minerale, rendendolo piu' difficilmente utilizzabile per il nostro organismo.
Il fosforo e' un altro importante minerale presente nel latte. Svolge molte funzioni e fra queste quella della costruzione e del mantenimento delle ossa e dei denti....

Da un articolo apparso su: www.cremonaonline.it
 

My Blog List

Term of Use

In cucina con Vila Copyright © 2009 Flower Garden is Designed by Ipietoon for Tadpole's Notez Flower Image by Dapino