24 luglio 2008

The spice who loved me



Oggi ho trovato questo bellissimo blog di cucina indiana (e non solo). Molte delle ricette sono gujarathi, e tra queste vi voglio proporre questo curry di peperoncini verdi e arachidi che mi ricorda tanto l´India.

La prima volta che ho assaggiato le arachidi bollite in India, quasi quasi non le volevo mangiare, ma mi sono dovuta ricredere: sono buonissime!!! sembrano quasi fagioli ma molto piú buone!

Questo curry puó essere conservato per alcune settimane in frigo e utilizzato per dare un tocco speziato ed esotico al vostro pasto!!!

  • 7-9: Peperoncini lunghi....cercate quelli medio-piccanti
  • 1 tazza di arachidi - bollite in acqua salata
  • 1/2 tazza di cocco grattuggiato
  • 2 C semi di sesamo
  • 1 pezzettino di tamarindo e il suo succo giá estratto
  • 1 C di olio
  • 1 c semi di cumino
  • Sale e Jaggery (o zucchero integrale) secondo i gusti
Bollire le arachidi in poca acqua salata e mettere da parte. Grattuggire il cocco e tagliare i peperoncini. In una padella scaldare l´olio e i semi di cumino. Aggiungere il sesamo e il cocco e tostare finché sono appena dorati. Aggiungere i peperoncini, il sale, lo jaggery e del succo di tamarindo. Mescolare e lasciar cuocere per 5-7 minuti. Aggiungere le arachidi e cucinare fino a quando l´olio inizia a staccarsi dalle pareti della padella. Servire caldo con delle chapati (clicca per vedere il video di Manjula!!)


... ho appena dato un´occhiata alle statistiche e... ma quanti siete che mi leggete? Non siamo ancora a fine mese e ho quasi 1000 lettori e piú di 1600 pagine visitate nel mese di luglio!! wow!!! sono veramente felice che le mie ricettine vi piacciono!!

E di piú sono contenta che i miei visitatori vengono da tutto il mondo! Persino da Singapore, dal Pakistan, dalla Lituania, dal Nepal, dalla Malaysia e altre parti dell´Asia, oltre agli europei, amiericani e australiani!!

Grazie di cuore per la compagnia che mi date!!

17 luglio 2008

salsina SICILIANA: la sua e la mia



Ieri da una mia amica ho provato questa salsina molto buona della Burno Fischer e mi sono detta: "Vila, ma sei proprio stupida!! Perché non hai mai pensato di fare anche tu una crema spalmabile a base di tofu?" E sí... ne ho provate di tutte per imitare i formaggi spalmabili: dai legumi ai semi di girasole a mandorle e altro... ma mai il tofu!!! E ora mi sembra un´idea abbastanza banale.

Ora quindi mi metto un´appunto sul blog su come farla la prossima volta in versione ayurvedica e lasciandola "leggera" di tofu.

40 g di peperoni gialli grigliati senza pelle
25 g tofu al naturale
olive nere tagliate a pezzetti (o misto nere/bianche)
20-25 ml di olio di girasole (o q.b. per avere una salsina spalmabile)
succo di limone
sciroppo di agave (o poco zucchero integrale)

Come aromi/spezie userei: basilico (oppure menta), asafetida, curcuma per tener vivo il colore, sale e pepe.

Inoltre aggiungerei dei capperi.

Frullare il tofu con i peperoni e gli aromi/spezie, lo sciroppo e i capperi. Piano piano aggiungere a filo l´olio di girasole e poi il succo di limone.

Versare il tutto in una terrina. Aggiungere le olive e mescolare bene.

La consistenza non deve essere molto liquida, ma come il "phila".


***A questo punto potete usarla per farcire panini, preparare canapé o, rendendola piú liquida, come "dip".

12 luglio 2008

noodles con tofu, peperoni e pompelmo




Questa é una delle mie combinazioni preferite: tofu-peperoni-succo di pompelmo.
Oggi é diventato il condimento dei glass-noodles fatti con solo amido di patate dolci. Incredibile vero? Non so come fanno a farli con solo amido e acqua... per me é magia...

Innanzitutto tagliate a pezzettini del tofu. Scaldate dell´olio evo in una padella e quando caldo aggiungere il tofu. Lasciare rosolare finché il tofu é ben dorato. Togliere dal fuoco.

Mettere a bollire l´acqua salata per i noodles. Quando bolle, cucinare i glass noodle per il tempo indicato nella confezione.

Nella stessa pentola del tofu, scaldare un altro po´di olio, aggiungere dello zenzero fresco grattuggiato, del pepe bianco e soffriggere 3 peperoni (rosso-giallo-verde) tagliati a pezzettini. Dopo pochi minuti aggiungere i germogli di mung dal (un bel pugno. Usate sia quelli freschi o come ho fatto io, quelli confezionati).
Aggiungere il tofu e sfumare con del succo di pompelmo. Condire i noodle e decorare con del sesamo tostato.




Mai pensato di fare i noodles (di farina) voi stesse a casa?

Ecco come farlo senza macchine e senza mattarello. Guardate e vi stupirete!!!

torta al ribes e wafer alla nocciola!!!


Curiosando su internet alla ricerca di una torta al ribes rosso (e sí... alla fine ho deciso di farla cosí!!) ho trovarto questa bellissima torta.
E´senza uova e facilmente veganizzabile. Inoltre é facilmente adattabile alla frutta di stagione o che si ha in casa, e si puó cambiare il gusto dei wafer, o al loro posto usare un altro tipo di biscotti. La ricetta é la seguente:

325 g wafers alla nocciola (oppure biscotti secchi o cornflakes)

50 g burro o margherina

gelatina alimentare (agar agar o altro. Su una rivista di cucina ho letto che si puó usare una bustina di "tortagel" scaldata con acqua, o succo di frutta, e zucchero come indicato sulla confezione), l´equivalente di 8 fogli.

200 g ribes nero

150 ml succo di ribes nero

50 g zucchero

500 g jogurt alla vaniglia (alla soya o con latte di mucca)

400 ml panna (di soya, avena o latte di mucca)

1 bustina tortagel (loro dicono rosso, non l´ho mai usato, quindi non so gli ingredienti. Temo come colorante usino la cocciniglia, quindi userei quello chiaro e al posto dell´acqua userei un succo di frutta rossa per colorarlo)

100 g ribes rosso

1 c zucchero a velo



Schritt 1 Foderare il fondo di una teglia a cerniera (ø 26) con della carta da forno. Mettere il bordo della teglia.
Tritare finemente i wafer alla nocciola. Aggiungere il burro ammorbidito e mescolare bene. Coprire il fondo della teglia con questo impasto, schiacciando forte .

Schritt 2 Scaldare il succo lo zucchero. Lavare e asciugare la frutta.
Schritt 3Aggiungere il gelatificante (agar agar o quello che preferite) al succo di ribes nero. Aggiungere lo yogurt freddo alla vaniglia. Mentre si solidifica, montare a parte la panna. Aggiungere allo yogurt prima la panna e poi il ribes nero. Versare il tutto nella teglia e livellare bene. Coprire con un foglio di pellicola, e mettere in frigo per circa 3 ore.

Schritt 4Preparare il tortagel, fatelo un po´ raffreddare e versatelo sulla superficie della torta.
Schritt 5Con attenzione mettete la torta su un piatto senza la carta da forno. Tagliare i wafer a triangolo. "Ghiacciate" il ribes nero con lo zucchero a velo e decorate la torta.

11 luglio 2008

sfogo mentre la torta é in forno!!!


Eccomi alle prese con la torta per domani sera.

Cosa sará? boh?! neanche io lo so.

Intanto sto preparando la base. Ormai cerco di prepararla sempre il giorno prima in modo che sia ben fredda (e in germania questo non é un problema... ah, miracolo! sono in maniche corte!!).

Domani andiamo a trovare dei nostri amici vegetariani, quelli della serie se non c´é formaggio ed é quasi tutto fritto allora non é cibo. Mi sa che ancora una volta mi ridurró a mangiare pane insalata e macedonia e quindi invece di portare un mazzo di fiori, porteró una torta.

Volevo fare la base al cacao, ma ad una ns amica non piace.

Di sicuro sará una torta vegana: che senso ha farla senza uova e poi con i latticini? poi sul blog chi me la legge?! hehehe ;)
scherzi a parte, per ripicca domani la torta sará 100% vegan.
visto che c´é chi me la lascia nel piatto non appena sa che non ci sono latticini, senza neanche osare assaggiarla, allora la vila domani si vendica!! he he he.

Recentemente, sulla rivista di "Torten" che ho comprato appena messo piede sul suolo teutonico una settimana fa ho visto mille torte fresche-semifredde. Sono a base di formaggio ma io vorrei farla con il tofu (alla faccia di quelli che storceranno il naso al solo nome tofu in offesa al dio formaggio... tié!!)

poi devo provare l´agartine, che ho comprato al posto dell´agaragar per motivi economici. Mi rifiuto di pagare l´agaragar cosí tanto: mi sento derubata!!!

E la frutta di sicuro non mancherá... a casa ho le "morellen", ovvero ciliegie sciroppate, e poi anche un barattolo di pesche e uno di mango. Di sicuro uno dovrá farsi sotto!!!

Spero anche di riuscire a farla a tre strati.

Sono andata a controllare, la torta si é lievitata bene. Ora devo stare attenta a non farla cucinare troppo se no mi si abbassa...

Scusate tanto lo sfogo... ma é quello che sto pensando or ora...
Non é lo sfogo di una vegana convinta, anche sul mio blog ci sono tante ricette con latticini, ma lo sfogo contro coloro che se ne fregano degli altri. Sanno che io non posso prendere perché fatico molto a digerire i latticini. Se posso tollerare burro, a volte yogurt e il latte nelle creme, di sicuro non tollero i formaggi, e quelli che mi invitano a casa e poi non fanno una pietanza (tranne fino all´ultima volta la macedonia, perché ora é con panna o yogurt) possono fare a meno di invitare. Ma alla fine, come dice mio marito sono io che sono difficile. Sará....

Dai, vado a pulire la cucina dell´ufficio (a casa con il forno a gas non mi ci trovo proprio a fare le torte!!!) e a sfornare....

domani vi faccio sapere come é andata...

Intanto accetto suggerimenti su come farcirla!!!

saluti affettuosi

vila

10 luglio 2008

giardino mediterraneo



Ecco la mia ricetta per il concorso di Giallo Zafferano.
E´un giardino: un fiore di pomodori canditi, un cespuglio di insalatina e un prato fiorito con mille farfalline che volano allegre.

L´argomento della sfida é l´insalata di pasta.
Ma cos´é un´insalata di pasta per Vila? Quella della mamma!!! Ebbé direte voi, cosa significa?
Fresca, succosa, sfiziosa, croccante e fatta con quello che si trova in casa...
E´ il mio piatto "svuota frigo" per eccellenza, compagna all´inizio di un viaggio. Ma anche cena o lunch-box di giornate calde.

Ma vediamo questa insalata che mi ricorda tanto un giardino. Farfalline allegre in un prato di verdurine, condite con mayonese di melanzane, un fiore di pomodorini canditi e cespuglio di insalata.
E siccome sono ingredienti tipici del ns mediterraneo, ho pensato di chiamarla appunto Giardino mediterraneo


Gli ingredienti per 4 persone sono i seguenti:

2 melanzane lunghe (circa 25og l´una)
10 pomodorini
200g di pasta (io ho usato le farfalle dei piccoli Barilla)
26 olive verdi ripiene alle olive
40-50 capperi di pantelleria
un peperone rosso
carciofini sott´olio
1 confezione di mais
menta fresca (o altre erbe aromatiche)
senape
4c tahini
insalatina
aceto di mele
olio evo
olio di girasole
zucchero mascobado (o cmq di canna)
sale
pepe (bianco o nero secondo i gusti, io ho usato quello bianco)

Per prima cosa ho acceso il forno a 180°C. Nel frattempo che si scaldava ho tagliato a metá le due melanzane lunghe e i 10 pomodorini. Io ho trovato dei datterini un po´grandi. Li ho appoggiati su una teglia coperta con carta da forno.
Ho inciso le melanzane. Nella foto le vedete giá cotte.

Poi ho condito sia i pomodorini che le melanzane con un filo d´olio evo, sale e pepe. Ai pomodorini ho poi aggiunto dello zucchero mascobado.
Ho messo in forno finché le melanzane erano cotte. Le ho tolte dal forno, e ho abbassato la temperatura a 50°C continuando a cuocere solo in pomodorini finché caramellati. Attenzione a non bruciarli!!!

Nel frattempo che le verdure cucinavano, ho messo a bollire l´acqua per la pasta.
Dopo 7 minuti (il tempo indicato sulla confezione) ho aggiunto acqua fredda nella pentola per fermare la cottura, poi ho scolato e sciacquato la pasta con acqua fredda finché si é raffreddata. Qui faceva fresco e quindi si é raggelata subito!!

A parte ho riunito in una terrina 20 olive farcite al peperone (spagnole) tagliate a metá, una 30ina di capperi di pantelleria, dei carciofini sott´olio tagliati a pezzetti, un peperone rosso a tocchetti, una scatola di mais sgocciolato, naturalmente!!

Quando si sono un po´raffreddate, ho scavato le melanzane e ho messo il ricavato nel bicchiere del frullatore. A questo ho aggiunto 4 c abbondanti di tahini, della senape, alcuni capperi e dell´aceto di mele e un pugnetto di menta grande secondo i vostri gusti. Se non vi piace la menta, potete sostituirla con del prezzemolo o con un misto di erbe fresche. Ho frullato aggiungendo olio di girasole fino a consistenza desiderata. Poi ho regolato di sale e pepe.

la melanzana prima e dopo esser "scavata"

A questo punto ho condito le verdure e la pasta fredda con questa mayonese di melanzane.

Composizione del piatto:

Preparare un piatto, nel mio caso rettangolare.

Al centro mettere la buccia della melanzana e riempirla con l´insalata di pasta.


A lato aggiungere dell´insalatina condita separatamente con olio evo, limone e sale. Oppure, se preferite, lasciatela al naturale.


Dall´altro lato del piatto creare un fiore a 5 petali con i pomodorini canditi. Riempire il centro con del mais.






Poi ho disegnato un bocciolo con 3 metá di olive, e lo stelo del fiore con del mais.




Il piatto é pronto da servire.
Buon appetito!!!



Morale della ricetta: c´erano 16 gradi e faceva freddo, e quindi dopo i primi cucchiai (ghiacciati!!!) abbiamo deciso di tuffare il tutto in una padella e di scaldare: ottima.
Ottimo condimento anche per una pasta calda.

Ma qui a Düsseldorf--- dove é sparita l´estate???

Saluti affettuosi,
vila

08 luglio 2008

Risotto ai peperoni



Una ricetta di mia nonna Tita, ma come lo fa lei, non lo fa nessuno!!! e io che ci provo ad imitarlo da anni!!!

Ora torno a lavorare, a tra poco per la ricetta.

Saluti affettuosi,

Vila

04 luglio 2008

eccomi tornata...


Oggi per caso ho trovato un mio vecchio blog su libero!! neanche mi ricordavo di averlo iniziato!!! hehehe ;) e così prima di cancellarlo ho copiato le ricette su questo. In un colpo solo ho aggiunto ben 4 dolci!!!

Ieri ho discusso la tesi e tutto è andato per il meglio e quindi ora finiscono anche le ferie: domani torno in germania e mi toccherà subito darmi da fare per trovare un nuovo lavoro. Vediamo cosa succederà... ma la voglia di tornare in Italia è tanta, ma proprio tanta!!! A pensare che lassù tra un mesetto iniziano le scuole e l'autunno è alle porte... brrrr mi raggelo!! Ferragosto tra i banchi di scuola...

Non appena arrivo... anzi, lunedì perchè il finesettimana è già pieno, mi metterò ai fornelli per spadellare la mia insalata di pasta per il concorso di Giallo Zafferano. Deborah mi ha invitato e non ho potuto rifiutare!!! :))

Sapore di Sfida

Ora passo a ritirare un premio da mammafelice

SaLeYpePe

Sono contenta di averlo ricevuto da lei in quanto la stimo molto sia sul lato personale che per il suo ottimo blog!!!
Avrei tanti blog da premiare, tanti sono anche già stati premiati e così ho deciso i seguenti in quanto sono i due più significativi per la mia vita in cucina, e per la mia vita sul blog:

- cat, il super archiniere di cucino in giardino
è il mio blog preferito in assoluto!!! adoro le sue foto, tutti i fiorellini e pianticelle ai molti sconosciuti, il suo modo di scrivere, la sua ironia, le ricette di un papà ai fornelli...
come descrivere cat? è impossiblile perchè è unico!! qualsiasi aggettivo lo limiterebbe...
Ha amore per la natura e amore per la cucina... La passione traspare dalle sue righe...
ricette della tradizione, ma sempre moderne... ricette moderne e salutari? ma sempre legate alla tradizione...
e poi quando pubblica le foto delle vallate altoatesine... è un sogno!!!

mi innamorai così tanto del suo blog che decisi di crearne uno anche io.

ah... dimenticavo... il suo blog è pura passione, amore allo stato puro... niente per essere dei grandi foodblogger, o per ottenere soldi tramite pubblicità varie... forza cat!!!

- il secondo blog è quello della mia mamma: il raccoglitore verde.
La mia prima guru di cucina. La sua passione, la sua dedizione, e la sua continua ricerca in cucina è sempre stata mia compagna mentre crescevo. In casa avevo più riviste della cucina italiana e libri di cucina che giochi! Ho persino imparato a leggere su quelle riviste!!! :S
Ora a sessantanni si è rimessa in gioco. Ha voluto imparare a gestire un blog per poter pubblicare ricette vegetariane: non quelle completamente modificate o falsificate, ma quelle che sono sempre esistite così.
Sono 35 anni che è vegetariana. Chi si avvicina a questo stile di vita spesso si chiede... e ora cosa cucino? tofu? seitan? e cosa sono queste cose: marziani??!! ma lei risponde sempre, continua come hai sempre fatto... con quelle ricette della tua tradizione, della tua famiglia senza carne. In Italia ce ne sono a migliaia... così con amore e senza fanatismo ha avvicinato centinaia di persone (non sto esagerando!!!) a questo stile di vita. Anche se molte hanno continuato a mangiare la carne hanno ridotto il consumo per amore degli animali...
Dopo una vita tra i fornelli ora ha deciso di non pubblicare (o quasi) le sue ricette, ma principalmente creare un raccoglitore dove inserire ricette provenienti da riviste, siti o blog non veg*ani.


Ora vado a prepararmi la valigia. A presto amici miei!!!

saluti affettuosi

vila

losanghe ai pinoli



Durante i primi anni delle superiori mi divertivo a preparare questo dolce per tutte le occasioni: domeniche, feste, visite di amici...
Questo per dirvi la semplicità della ricetta!!! All'epoca ero ancora una paciugona in cucina e mia mamma aveva trovato questa ricetta sulla Cucina Italiana per farmi fare un dolce decente.


LOSANGHE AI PINOLI
Dosi per 6 persone

Farina bianca g 300,
pinoli g 300,
burro g150,
zucchero semolato g 100 più 3 cucchiaiate,
mandorle g 80,
zucchero a velo,
vanilina.

Mescolate la farina con il burro morbido, in modo da ottenere un mucchio di
briciolame. Aggiungete g 100 di zucchero, un pizzico di sale, una
bustina di vanillina e 50 g d'acqua. Impastate rapidamente quindi
avvolgete la pasta in poca pellicola trasparente e mettetela riposare
in frigorifero per 30'. Nel frattempo passate al tritatutto le mandorle con g
100 di pinoli e 3 cucchiaiate di zucchero, per ottenere una farina
finissima, raccoglietela in una ciotola e amalgamatela con 50 g di
acqua,ottenedo un composto cremoso. Tirate la pasta in un rettangolo di
mm 4 di spessore, sistematelo su una placca coperta da carta da forno,
spalmando con il composto di mandorle e pinoli e cospargetelo con i
pinoli rimasti interi.
Infornate a 170° per 45' circa;
tagliate il dolce ancora tiepido a losanghe regolari e cospargetele di zucchero a
velo. Servitele fredde.

torta gopinatha


Ricetta di mia mamma. Era una delle mie torte preferite quando ero piccola!!!

Per renderla vegan al 100% sostituite il miele con lo sciroppo d'acero o con il direktsaft di mele o pere (come si chiama in italiano?), e il burro con la margherina


Ingredienti per 8 persone

farina bianca gr 200,
burro morbido gr 170,
miele gr 120,
zucchero semolato gr 50,
mandorle sbucciate gr 50,
cacao o farina di carruba gr 50,
pinoli gr 15,
1 fialetta di aroma di rum,
1 cucchiaino di lievito per dolci,
canella, chiodi di garofano e zenzero in polvere
3 biscotti secchi o pan grattato.

Sbriciolare i biscotti o pan grattato. Imburrare uno stampo da crostate rotondo e cospargete con i biscotti sbriciolati.
In una ciottola mettere la farina bianca assieme al lievito, il cacao o farina di carruba, lo zucchero e un bel pizzico di cannella chiodi di garofano e zenzero macinati.
Mescolare gli ingredienti ed aggiungere il miele e 150 gr di burro morbido a pezzetti. Impastare il tutto (se occorre aggiungere uno o due cucchiai d'acqua)Mettere il composto nello stampo formando uno stratto uniforme e distribuire le mandorle e i pinoli formando un decoro.

Passare al forno caldo a 200° per 40'. Nel caso che si bruciasse le mandorle coprire con carta metallizzata. Sfornare e lasciare intiepidire

gulab jamun



Questo é uno dei dolci che mi diverto piú di tutti a fare. Dopo la fatica di reperire gli ingredienti, e la tensione per fare l´impasto, friggerli, l´attesa nello sciroppo e soprattutto l´assaggio finale vi ripagano della fatica fatta.

Io personalmente sostituisco l´acqua di rose con acqua fior d´arancio per un gusto piú nostrano!!!

GULAB JAMUN
Palline di latte fritte allo sciroppo

2.4 l di acqua, 2 kg di zucchero, 1 cucchiaio di acqua di rose o qualche goccia di essenza di rose, 375g di latte in polvere, 100 g di farina bianca, 2 cucchiaini di lievito in polvere, 1 cucchiaino di cardamomo in polvere, 2 Cucchiai di burro fuso o ghi, 250 ml di latte intero, 15 o 20 cristalli di zucchero candito (facoltativo) ghi pulito per friggere.

Cominciate preparando lo sciroppo: fate bollire l'acqua e lo zucchero in una pentola di circa 3 minuti per circa 3 minuti per sciogliere lo zucchero, poi aggiungete l'acqua di rose e tenete in caldo. Scaldate poi il latte. In una terrina unite il latte in polvere, il lievito in polvere, la farina e il cardamomo in polvere, scioglietevi con le dita il ghi o il burro e aggiungete lentamente il latte caldo mescolando bene per fare una pasta soda ma elastica.
Con la pasta fate 15 o 20 palline del diametro di circa 1,5 centrimetri in questo modo: prendete la quantità di impasto sufficiente per una pallina tra le palme delle vostre mani, e con un movimento circolare formate la pallina senza piegare le mani usando soltanto le palme e non le dita. E' un buon segno se n pò di pasta si attacca alle mani. Dopo 4 o 5 secondi allentate gradualmente la pressione tra le mani e conteporaneamente accelerate il movimento circolare. Seil movimento è corretto si dovrebbe formare una palla d'impasto perfettamente liscia e senza screpolature. Rollate tutte le palline nello stesso modo, e se volete potete mettere un pezzettino di zucchero candito all'interno di ogni pallina e chiudere accuratamente lìapertura. Quando lepalline di latte vengono fritte, lo zucchero candito si scioglie. Scaldate il ghi a fiamma molto bassa in un karhai o in una padella. La temperatura deve essere regolata al minimo, in modo che le palline di latte possono cuocere lentamente e completamente. Mettete le palline di latte nel ghi e vedrete che affonderanno per 1 minuto o 2. Per non farle bruciare sul fondo rigiratele con una schiumarola. Man mano che le palline salgono in superficie fatele girare nel ghi passando delicatamente il dorso dalla schiumarola sopra di esse, in modo che cuociano in modo uniforme. Cuocietele per circa 25 minuti o finchè sono ben scurite. Durante questo tempo potete alzare leggermente la fiamma per aiutarle a gonfiarsi.
Provate a controllare se sono cotte tirandone fuori una e schiacciandola con un dito. Quando togliete il dito la pallina dovrebbe ritornare immediatamente alla dua forma rotonda. Un'altra prova consiste nel metterne una nello sciroppo: se non si sfalda dopo 3 minuti le palline sono ben cotte. Toglietele dal ghi e mettetele a sgocciolare in un colino,poi trasferite le palline nello sciroppo dove diventeranno morbide e spugnose. Lasciate a bagno da 30 minuti a 4 giorni. I gulab jamun possono essere serviti freddi a temperatura ambiente o leggermente caldi.



ed ecco il video di Manjula!!! ormai per tutte le ricette indiane c'è Manjula che ci spiega come fare!!!

crema pasticcera senza uova


Questa é una ricetta di mia mamma.

Se invece del latte usate latte di soya o di avena o di riso, si presta perfettamente a essere anche vegana.

zucchero semolato g 125
farina g 30
mezzo litro di latte (se usate il latte di soya alla vaniglia, poi omettete la vanilina!!)
una stecca di vaniglia (o una bustina di vanilina)
un po di colorante giallo alimentare o curcuma o un pizzico di zafferano (ma darà anche l'aroma, oltre il colore)

mettere il latte a scaldare con zucchero e vanilina. versare la farina, e mescolare fino a quando non ci sono più grumi. rimettere sul fuoco e mescolare fino a quando la crema è pronta.

UN CONSIGLIO: visto che il latte deve essere scaldato per aromatizzarsi, se non volete fare grumi, potete mettere la farina in un altro pentolino e piano piano aggiungere il latte. così sarà più facile non avere grumi

 

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